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Domenica, 28 Aprile 2024
Lo Stretto necessario

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A cura di Roberta Pino

Centro

Spazio Open: un luogo culturale di creatività diffusa e condivisa

I libri di Città del Sole, le iniziative culturali tra teatro, cinema e incontri con gli autori, sono al centro di Spazio Open, voluto dagli editori Antonella Cuzzocrea e Franco Arcidiaco

Già il nome in sé regala ampi respiri. Spazio Open di via Filippini è un luogo magico, aperto, libero dove si percepisce una forte e particolare energia. Ma che cos’è e come nasce questo ambiente così accattivante?

Partiamo intanto dai suoi promotori, gli editori reggini Antonella Cuzzocrea e Franco Arcidiaco, persone note in città, non solo per essere i titolari della casa editrice Città del Sole, ma per essere sempre al centro di iniziative culturali per il bene della nostra Reggio Calabria.

Situato accanto al tapis roulant, “pagando”, purtroppo un prezzo molto elevato a causa dei lavori interminabili che lo riguardano, Open nasce circa dieci anni fa ed era dedicato alla vendita di prodotti equo solidali a cura di una cooperativa. “Mi aveva incuriosita, in particolare, una artista reggina, Cartalana, che produce gioielli fantastici con la carta riciclata - esordisce Antonella Cuzzocrea - gli altri membri della cooperativa mi hanno, poi, coinvolta, chiedendomi di arricchire l’ambiente con i nostri libri. Da qui nascono le presentazioni dei libri e l’apertura dello spazio per altre finalità”.

La fortuita coincidenza, poi, della contemporanea chiusura della vecchia sede di Città del Sole con la volontà di
dismettere l’attività da parte della cooperativa sociale, ha chiuso il cerchio. “Non potevo pensare che un luogo così potesse chiudere e la particolare convergenza del caso, la vendita della sede della casa editrice di via del Gelsomino, dove eravamo in affitto, è stato un segno per me e Franco che abbiamo escogitato di trasferire tutti i libri qui, mantenendo anche la sede che abbiano a Messina da venticinque anni. Abbiamo inaugurato Spazio Open il 18 aprile 2018, divenendo, così, la nuova sede di Città del Sole per quanto riguarda la produzione”.

L'editrice Antonella Cuzzocrea

Un posto dall’ampio respiro, arredato con materiale da riciclo, tubature fognarie restaurate ad hoc dall’architetto Marra, che fungono da libreria. Qui è possibile trovare tutti i mille e cinquecento libri editi da Città del Sole, sono tutti spalmati lungo le pareti ma anche appoggiati con cura sui tavoli. Ovunque è un tripudio, una celebrazione della carta impaginata.

”Il primo libro risale a circa trent'anni fa - racconta Antonella Cuzzocrea - i primi titoli riguardavano le inchieste giornalistiche e il bergamotto”. L’editrice reggina si sofferma, in particolare, su “Cinque anarchici del Sud. Una storia negata” di Fabio Cuzzola, il cui autore, in collaborazione con Franco Arcidiaco, ha riportato alla luce una storia negata del 1970, in cui, durante la rivolta di Reggio Calabria, un gruppo di giovani anarchici perde la vita in un misterioso incidente proprio mentre si recavano a Roma con uno scottante dossier sulla strage del treno di Gioia Tauro. La rivolta di Reggio, l’attentato al treno, la morte di questi giovani s’inseriscono tra gli episodi oscuri che sconvolsero l’Italia degli anni '70.

“Franco ha vissuto in diretta questo fatto ed ha proposto al professore Cuzzola di raccogliere tutte le indagini per farne un libro. Dopo la presentazione, viene pubblicato un paginone su Repubblica, di un giornalista che faceva indagini sulle stragi di stato. Era il 1995, all’epoca andavamo alla fiera del libro di Torino, al parco del Valentino, con il nostro stand, abbiamo portato i nostri libri, era maggio, i titoli primi erano sul bergamotto, sui cinque anarchici, sulla storia di Reggio, ma tutti erano incuriositi su questa inchiesta”.

Non solo bergamotto, cinque anarchici e la storia di Reggio, i titoli editati da Città del Sole hanno riguardato anche la storia degli arabi in Calabria. “Abbiamo pubblicato la tesi di uno studente calabrese, Maurizio Loiacono, poi emigrato a Torino, che ha presentato il libro qui a Spazio Open, era il 2018, ed ho organizzato un evento con l’intento di diffondere la multiculturalità reggina.

C’era anche Pietro Cutrupi, poeta ed esperto di cultura araba e abbiamo invitato tutti. Da qui nasce la denominazione di Spazio Open, che inizialmente si chiamava solo “Open”, proprio perché rendesse l’idea di un ambiente aperto e multiculturale. Quel giorno è stato fantastico - ricorda Antonella Cuzzocrea - c’era anche un chitarrista e tantissima gente”.

Un luogo aperto anche alle associazioni culturali, l’Anassilaos di Stefano Iorfida, è di casa a Spazio Open e con il pretesto di assistere agli eventi promossi dai circoli culturali, le persone possono toccare con mano la bellezza dei libri che parlano del territorio. E’ uno spazio parlante e visivamente energizzante, anche grazie al blu profondo che inneggia su alcune pareti e negli intarsi della libreria. Ci sono libri che narrano la nostra storia, inchieste giornalistiche come il caso Fallara, la nave dei veleni.

E ancora, personaggi storici della città, come il poeta Nicola Giunta, di cui Città del Sole ha pubblicato l’intera opera. Si trovano racconti inediti sul terremoto del 1908. “Grazie al professor Mercadante di Messina, abbiamo testimonianze uniche e dettagliate” chiosa Cuzzocrea.

Antonella e Franco sono due persone che resistono in questa terra ostile e fanno cultura. “E’ difficile essere editori in generale, non solo al Sud - sottolinea l’editrice - a me piace fare rete. L’altra sera c’è stato un incontro su un libro, “Angeli sulla collina”, di Giuseppe Salvatore Minutoli, è la storia della nascita della collina degli angeli a Sant’Antonio.

Angeli sulla collina citta del sole

Pochi sanno che il canonico Salvatore De Lorenzo, un giovane di una famiglia benestante, decide
di prendere i voti e nel frattempo studia letteratura latina a Messina. Qui si laurea con Giovanni Pascoli, suo relatore. Pascoli ha insegnato a Messina per ben sei anni ed ha lasciato il cuore in questi luoghi, lui stesso scrisse che qui sono stati gli anni più belli della sua vita”.

Il poeta romagnolo è venuto spesso a Reggio,  Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia recita una stele sul lungomare reggino in sua memoria. “Tornando al libro, il canonico diventa prete, succede il terremoto e Pascoli, nel frattempo, torna al suo paese ma mantiene una corrispondenza con i suoi amici - prosegue Antonella - De Lorenzo vede che ci sono tanti bambini rimasti orfani, era ricco di famiglia e trova un luogo dove farli stare.

Compra un appezzamento di terreno alla collina degli angeli e costruisce un orfanotrofio. Poi lui muore a quarant’anni, ma fortunatamente, negli anni ‘20 arriva don Orione per dare una mano per il post terremoto e si innamora della collina degli angeli. Muore De Lorenzo e Don Orione continua il suo progetto”.

il professor pascoli citta del sole

Quante belle storie raccontate dai libri di Spazio Open! Un luogo dell’anima, che trasuda energia, patrimonio immateriale della città. Facciamo ancora una panoramica, soffermandoci sui molteplici testi “parlanti” di Spazio Open. C’è Il libro sul poeta Balia, di Giuseppe Cantarella, sulla via Marina di Giuseppe Smorto e Marco Costantino.

Il testo di Valeria Varà, architetto, che ha fatto uno studio sulla vallata di Sant’Agata e, per la prima volta nella storia, è riuscita a far restaurare il percorso per arrivarci e a raccontare in diretta quel luogo magnifico, a San Salvatore. Spazio anche ai grandi intellettuali come Mario La Cava, Corrado Alvaro d agli autori contemporanei come Adele Cambria e Pietro Criaco. Ai giornalisti Pietro Melia, Filippo Veltri.

Narrativa, poesia, inchieste giornalistiche, storia. C’è di tutto a Spazio Open, tutto di grande valore. Spazio anche agli autori non solo reggini e calabresi, come, ad esempio, Elisabetta Villaggio, la figlia dell’attore Paolo, che ha pubblicato il suo primo libro con Città del Sole,

“Una vita bizzarra”, con la prefazione del padre. “Chi viene qua ha la possibilità di soffermarsi in un luogo magico, anche se strutturalmente siamo divisi da un muro di Berlino con il tapis roulant mai finito - stigmatizza Antonella Cuzzocrea - quando è stata recuperata la scalinata, abbiamo contribuito con un tromp d’oeil, poi eliminato. E’ un posto con una narrazione che parla da sé. Capita che molti tornino in estate e mi chiamino perché hanno visto questo posto da remoto e vogliono presentare il proprio libro qui. Sono, poi, ben felice di ospitare altre iniziative. Dal 2019, lo Yoga della risata con Vittoria Fazzone, ogni lunedì, una tecnica di respirazione con la risata indotta. Ospitiamo mini rassegne di cinema e di teatro, aperitivi con l’autore”.

Dopo questa bellissima immersione tra le pagine della storia reggina e calabrese, ci salutiamo con uno sguardo sulle suggestive e colorate vignette realizzate da Domenico Loddo, in arte Bafometto. Spazio alla bellezza che non è altro che promessa di felicità (Stendhal).

Domenico Loddo vignette spazio open

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